Stadio Druso

La particolarità del progetto è la facciata monumentale sottoposta a vincolo, che è stata conservata e integrata nel nuovo edificio. Gli edifici vecchi e nuovi devono essere visivamente differenziati.

La nuova cornice semplice della facciata storica monumentale funge da palcoscenico.

Lo stadio, costruito negli anni Trenta sotto il fascismo, presenta oggi due tribune contrapposte con caratteristiche diverse: la tribuna principale Zanvettor è stata ampliata e la sottostruttura e la copertura sono state ricostruite per soddisfare le esigenze spaziali del campionato nazionale di calcio di Serie B. La Tribuna Canazza, con il suo caratteristico tetto in cemento, è stata conservata, ampliata e rinnovata.

Sulla base dei due stand esistenti, Zanvettor e Canazza, è stato sviluppato un sistema di costruzione modulare che consentirà in futuro un'espansione strutturalmente semplice.

Nome
Stadio Druso
Uso
Sport e tempo libero
Committente
Comune di Bolzano
Volume edilizio
29850 m3
Partner di progettazione

Associazione temporanea :

Dejaco + Partner

GMP Architekten

Studio di ingegneria Bergmeister

Stato
Completato nel 2022

Si è imposta la tendenza anche per strutture sportive più piccole, finora multifunzionali ad essere concepiti a campi puramente da calcio. Un‘arena senza corsie tra campo sportivo e tribune offre un atmosfera più intima e vantaggi economici per i gestori grazie agli spazi differenziati risultanti. A Bolzano sono gli standard della serie B italiana, a dare spunto per il nuovo concetto dello stadio Druso comunale.                                                           

Lo stadio Druso si trova nel centro di Bolzano, al di sotto dello sbocco del Talvera nel Isarco. È composto dalle tribune situate una di fronte all’altra „Zanvettor“ e „Canazza“, che si distinguono caratteristicamente nettamente l’una dall’altra. La particolarità dell’imminente ristrutturazione è rappresentata dalla facciata monumentale della tribuna principale costruita negli anni 1930, sotto tutela delle belle arti, da mantenere e integrare concezionalmente. Inizialmente, durante la prima fase lo stadio viene risanato e aumentato di capienza da attuali 3.100 posti a sedere a 5.400. Entrambe le tribune vengono allungate e portate fino al bordo del campo da calcio. Il completamento con una tribuna a Nord e Sud, con le quali si sviluppa un quadrato chiuso per un massimo di 10.000 spettatori, è stato già stato preso in considerazione.

Mentre la tribuna „Canazza“ con la sua caratteristica tettoia in cemento dovrà essere mantenuta e risanata, l’intera sottostruttura nonchè la copertura della tribuna „Zanvettor“ verrano ricostruite a nuovo, per poter tenere conto di tutte le esigenze spaziali per le attività sportive di Serie B. Le vie di transito per i diversi utenti e frequentatori vengono conseguentemente divisi. Liberando dal punto di vista costruttivo il portale (la zona d’entrata) l’area business, Fanshop e le strutture gastronomiche vengono rese accessibili separatamente e potranno essere utilizzate anche al di fuori di manifestazioni sportive. La nuova sottostruttura della tribuna principale verrà realizzata in cemento a vista. Le capriate d’acciaio della copertura delle tribune otteranno sulla facciata inferiore un rivestimento a membrana per sottolineare il semplice effetto complessivo stereometrico (tridimensionale); concetto che si estenderà conseguentemente anche all’interno. La costruzione assume nella sua strutturazione esterna le altezze dei cordoni e le proporzioni della facciata storica. Il nuovo edificio puristico contrasta con la facciata principale, tematizzando così l’argomento „vecchio e nuovo“. La nuova, sobria cornice sottolinea la facciata monumentale, fungendo da palcoscenico alla vecchia facciata.

Non si ambisce nè ad un preseguimento armonioso della costruzione nè all’altro estremo- un antagonismo didattico- ma a una netta differenziazione ottica con riferimento preciso  e contemporaneo nel dettaglio.

Photos: Vanessa Runggaldier